INTERVISTA: David Berti e Gaetano Insabato, scrittori

Oggi abbiamo l'occasione di presentarvi l’autore Gaetano Insabato, che insieme a David Berti ha scritto Black Out (Innocenti Editore), il romanzo che abbiamo presentato in un nostro precedente post!


Ciao Gaetano! Un caloroso benvenuto da parte di Letteral-Mente!
I romanzi “a quattro mani” ci hanno sempre affascinato: come descriveresti la tua esperienza? Insomma, con David vi alternavate nella scrittura dei capitoli, confrontavate le vostre idee… o cosa?

Scrivere un libro a quattro mani è davvero un’esperienza sorprendente. Lo posso confermare con tutta certezza, dopo quasi tre anni di lavoro insieme a David.
Se avevo un’idea su un personaggio, sulla trama o su un fatto da raccontare, la sottoponevo a lui, che a sua volta la elaborava e l’arricchiva. Ecco perché poi il risultato era sorprendente. Era come se si fondessero insieme due stili. La magia stava nel  fatto che il prodotto era sempre migliore di quanto avevi pensato.


Parlaci un po' di voi: come vi siete conosciuti e a chi è venuta in mente l'idea di scrivere un libro insieme?

Io e David in realtà ci conosciamo da più di venti anni. Abbiamo da sempre condiviso la passione per la lettura e per la musica. L'idea di scrivere un libro insieme è venuta a me, una sera di circa tre anni fa, in un pub davanti a una birra.
Avevamo l'occasione di fare due chiacchiere, dopo un po' di tempo in cui non eravamo riusciti a frequentarci. Quella sera si parlava a ruota libera, quando gli accennai di un nuovo racconto che avevo cominciato a scrivere (uno lo avevo già pubblicato nel 2008). Così senza pensarci troppo gli proposi di leggerlo e magari di scriverlo insieme. David mi chiamò dopo un paio di  giorni. Mi disse che l’idea era originale e che accettava con entusiasmo l'avventura! Così, tutto ebbe inizio...


Il viaggio e un'attenta riflessione sui temi di attualità sembrano essere i cardini del vostro romanzo. Quanto della vostra esperienza di vita c'è in Black Out?

L'autore David Berti
In Black Out c'è la nostra visione di come vorremmo che la vita fosse vissuta. 
Oggi viviamo in un contesto sociale caotico e difficile. La realtà ci pone di fronte a conflitti che dobbiamo affrontare con senso di responsabilità.  Serve svegliare le coscienze e imparare ad ascoltare il più possibile il nostro cuore. Il senso del libro è la voglia di vivere e di lottare nonostante  il caos. La trama e i personaggi raccontano e vivano la realtà di oggi e, attraverso loro, io e David cerchiamo di raccontare il disagio che si cela dietro le quinte.


Black Out è un libro interessante e complesso. Affronta numerose tematiche e le vicende intrecciano la vita di due personaggi apparentemente molto diversi tra loro. Qual è il genere letterario nel quale inquadreresti il vostro romanzo e, soprattutto, come lo descriveresti in poche parole a un ipotetico lettore?

Non abbiamo seguito uno stile o un genere in particolare. Ci siamo lasciati andare alla nostra fantasia, con idee che via via prendevano corpo. Noi volevamo trasmettere emozioni attraverso la storia e i personaggi. Black Out porta con sé tante contaminazioni letterarie, quindi non è solo un thriller, ma qualcosa di diverso e di alternativo. A voi il compito di inquadrarlo! 


Quando si lavora in coppia spesso bisogna fare i conti con grandi difficoltà, specialmente nel momento in cui ci si relaziona col mondo dell'editoria. Come descriveresti la vostra esperienza editoriale e quali sono le maggiori gratificazioni che questa esperienza vi ha portato?

Con l'editoria abbiamo avuto sin da subito un’intesa di condivisione e di progetto.
L’editore ha compreso la nostra passione, il nostro  entusiasmo e ci ha appoggiato. Abbiamo scelto una piccola distribuzione con lo scopo di essere in prima persona i protagonisti nella divulgazione. Oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta. La sfida e il sogno sono appena iniziati.


Nel romanzo si fa riferimento alla leggenda dell’innamorata a Capoliveri. Di cosa si tratta?

All’isola d 'Elba, nei pressi di Capoliveri, esiste una spiaggia che si chiama dell' Innamorata, in cui è ambientata una leggenda che si incentra su una bellissima storia d'amore tra due giovani, vissuti nel XVI secolo, di nome Lorenzo e Maria.
Il resto lo farei scoprire, un po' alla volta, ai lettori per non svelare subito il  mistero che unisce la leggenda con i protagonisti del libro.


L'autore Gaetano Insabato
Al solo sentire la parola “Blackout” corrono alla mente immagini notturne e cupe… invece la copertina del vostro libro è luminosa, vivace, accesa! A chi si deve la realizzazione, ma soprattutto: lo strano accostamento è voluto?

Black Out ha diversi significati. Nel libro è l'evento imprevisto che permette ai due protagonisti di incontrarsi. Un buio improvviso che sembra vissuto solo da loro.
Il mezzo che porterà due vite, collocate in universi paralleli, a giocare allo stesso tavolo, in una partita stabilita da tempo.  Dopo il Black Out, la luce sembra mescolare il mazzo di carte e aprire un nuovo corso delle loro esistenze, anche con l’aiuto  di un jolly. Tutti nella vita possiamo avere un corto circuito che ci fa cadere , magari proprio nel momento di maggior tensione. La rinascita, però, parte proprio da lì, dal momento in cui si riaccende la luce . La copertina rispecchia la rinascita e la visione ampia dopo il Black Out. Sullo sfondo l'isola d'Elba, come la leggenda dell’ innamorata fa da sfondo al romanzo. Per la foto dobbiamo ringraziare Alessandro Antonelli, un carissimo amico che lavora a Firenze in una multinazionale e si occupa di marketing, ma è anche considerato un fotografo di livello. 


Quali consigli sentiresti di dare a chi ha intenzione di muovere i primi passi in questo mondo?

I consigli che mi sento di dare, a chi inizia per la prima volta a scrivere un libro, sono di non perdere mai la visione di poterlo realizzare, di leggere molto, di coltivare l’arte della pazienza e alimentare lo spirito di ricerca.  Aggiungerei, infine,  di scrivere senza pensare a cosa può piacere o no alla gente. Scrivete per voi,  perché poi una volta pubblicato, il libro  non è più vostro, ma di chi lo legge. Di fronte ad una pagina bianca, fate finta di passeggiare sulla neve fresca, dove potete lasciare tracce disegnando nuovi percorsi.


Avete nuovi progetti in cantiere? Scriverete ancora qualcosa insieme?

Sì, penso che in futuro potremmo ancora collaborare assieme, per una nuova avventura! Non lo escludo.


Grazie per averci dedicato il tuo tempo!
In bocca al lupo a entrambi!

Nessun commento

Powered by Blogger.