INTERVISTA: Mauro Padiglione, scrittore

Abbiamo il piacere di rivolgere qualche domanda a Mauro Padiglione, autore di Orde di sentori, opera della quale abbiamo già avuto modo di parlare in un precedente post

Benvenuto Mauro! Dalla tua biografia apprendiamo che i tuoi primissimi lavori letterari risalgono a quando eri bambino: cos'è per te la scrittura?

Salve ragazzi. Scrivere è vivere. I fogli limpidi li dilani con l’architettura delle tue parole oppure li coccoli con la passione del tuo battito incalzante. Scrivere è amare, sognare, sentire, dannarsi… Soprattutto credo sia liberatorio, decisamente.  

L'autore
Perché Ma.Re.?

Mi dispiace ma questo non posso ancora svelarlo, anche perché sto portando avanti un altro progettino chi mi permetterà di dilungarmi molto sulla questione. Per i più curiosi... non vi resta che seguirmi. 


Quali sono le opere o gli autori che hanno maggiormente influenzato la tua penna?

Guarda, cerco di attingere il più possibile da qualsiasi evento, da qualsiasi situazione così come dai film che mi colpiscono, dalla musica che mi inebria ma anche dalle discussioni con amici e familiari. Per quanto riguarda la poesia leggo di tutto: da Hikmet a Prévert, da Ungaretti alla Merini, da Neruda ad altri meno famosi come Scotellaro e… Totò. Si, Totò, perché molti dimenticano che è stato anche un poeta.


“Orde di sentori” si presenta subito come un'opera innovativa e intrigante. Come mai la scelta della pubblicazione in formato eBook?

Si, mi è venuto in mente questo formato per avere una possibilità di diffusione comoda e istantanea, nonché un prezzo accessibile a tutti. Mi spiego: con l’ebook hai l’opera su dispositivi che utilizzi tutti i giorni in tutti i frangenti del quotidiano, quindi in qualsiasi momento puoi ritagliarti un piccolo spazio per gustarti un mio scritto. Ad un prezzo molto competitivo. Ovviamente ho un debole per la carta, che comunque reputo imbattibile. Ed è per questo che presto ci sarà un'edizione stampata, un po' particolare, di Orde.


“Finestre su scorci di mondi che sembrano lontani eppur scovati dentro casa nostra" e ancora, “L’amore per la vita, la natura, la famiglia, gli ideali”. Fin dalla quarta di copertina, il tuo libro promette forti emozioni ai lettori. Se dovessi descrivere queste emozioni in poche parole, cosa diresti?

Un lettore mi ha scritto: Orde di sentori mi rievoca un'immagine come se si venisse investiti da un miscuglio di emozioni, sensazioni, paure e sentimenti indecifrabili e puri!
Credo sia una bella descrizione. Ognuno ha la facoltà di percepire queste emozioni in base al proprio carattere e al proprio vissuto.


Insomma, quali sono gli elementi di novità che, a tuo parere, dovrebbero invogliare un lettore a sfogliare “Orde di sentori”?

Il sentimento perpetuo potrebbe esserne uno. Che sia di giubilo o di frustrazione coltiva ogni verso e lo sparge, spero, verso il lettore. E poi la metrica ricercata e sempre differente. E le tematiche: ad una prima lettura di una poesia si potrebbe pensare ad un tema mentre in molte c'è un doppiofondo da ricercare, da scoprire.


Parlaci delle tue abitudini di scrittura. Quando scrivi? E soprattutto, penna, matita o computer?

Mi piacerebbe scrivere viaggiando. Trovo che corpo e mente siano più predisposti a godere delle sensazioni della libertà che scaturisce il viaggio ed allora si potrebbero cogliere dipinti di parole straordinari. Adoro scrivere nei silenzi della notte, quando è l’anima a bisbigliare rumori assopiti che durante il giorno tendiamo a non percepire. La penna è stata una compagna formidabile durante questi anni, e continuerà ad esserlo, ma adesso, spesso, uso il cellulare, per l'immediatezza di utilizzo se devo salvare dei versi abbozzati. 
"Orde di sentori"


Cosa ne pensi dei nuovi mezzi di comunicazione (computer, tablet, ebook reader…) che si propongono di diffondere nel nuovo millennio la nostra letteratura?

Sono decisamente importanti per poter dar voce alla passione anche di chi non ha mezzi troppo roboanti. E dovrebbero essere usati anche per non disperdere i grandi classici, la nostra storia. Io adoro sfogliare le pagine dei libri, soprattutto se vecchi e ingialliti ma probabilmente è una visione troppo romantica della faccenda; l'importante è che la lettura sia sempre presente con costanza nella vita dei giovani.


Hai dei consigli da dare a chi vuole intraprendere la difficile avventura della scrittura?

Sinceramente sono troppo pivellino per arrogarmi la facoltà di erigermi a dispensatore di consigli. L'unico che potrei dare è: se hai il fuoco sacro dentro, se hai questa passione, questa dannazione allora scrivi, scrivi, scrivi senza timore. 


Stai lavorando a nuovi progetti? Puoi parlarcene?

Ho avviato diversi progetti che spero di dare in pasto al pubblico molto presto. Da ragazzo ho scritto una considerevole quantità di testi di canzoni e adesso voglio che vedano la luce. Uno di quei progetti è proprio questo.


Grazie per essere stato con noi!
In bocca al lupo!

Grazie a voi ragazzi! 

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