INTERVISTA: Brunella Giovannini, scrittrice

L'autrice Brunella Giovannini risponde alle nostre domande sulla sua ultima fatica letteraria: 
Un volo di Farfalle, edito da Leucotea Project! 
Si tratta di un libro davvero interessante, che noi di Letteral-Mente consigliamo a tutti i lettori che intendono provare emozioni forti!

Per informazioni sul libro e sull'autrice, clicca QUI

Brunella, benvenuta! Ma quanto è bella la copertina del tuo libro! Scrittura dentro e scrittura fuori: una tua scelta?

Una scelta dell'editore che comunque ho condiviso pienamente.


Parliamo un po' della tua esperienza nel mondo dell'editoria. Certo, i lettori di Letteral-Mente hanno già potuto leggere qualcosa sulla tua biografia nel nostro ultimo post, ma dal momento che ne abbiamo l'occasione, che ne dici di raccontarci qualcosa in più su di te?

L'autrice Brunella Giovannini
Il mio approccio con l'editoria è avvenuto con la pubblicazione di “L'estate di Matilde” un racconto che narra una vicenda legata a Matilde di Canossa, distribuito solo nella zona in cui risiedo. Poco tempo dopo è iniziata la vera avventura editoriale con "Un volo di farfalle".


Scrivere è sempre un'avventura e ha bisogno dei suoi “strumenti del mestiere”: penna o computer? Taccuino o tablet? Insomma, quali sono le tue abitudini di scrittura?

Normalmente è sulla tastiera del computer che prendono corpo i pensieri, le sensazioni, le emozioni; capita però che se non ho a portata di mano il pc, a volte mi trovo a prendere appunti su un taccuino, proprio per non disperdere un'idea magari sopraggiunta in quel momento. 


A chi consiglieresti Un volo di farfalle?

Il libro è adatto ad una vasta fascia di lettori, a partire dai ragazzi sui 10-12 anni fino ad arrivare ad un pubblico adulto senza limiti di età. Per l'argomento attorno al quale si sviluppa la trama e per il messaggio che intende fare arrivare, lo consiglierei veramente a tutti.


Il tuo romanzo è incentrato su un argomento di grande attualità: il fenomeno dell'immigrazione. Cosa ti ha portato a scegliere un tema così significativo ma anche tanto delicato e complesso?

Il romanzo nasce dall'elaborazione di una poesia (Un fiore per Nadir) scritta qualche giorno dopo il drammatico naufragio di Lampedusa del 2013.  Ho sentito quasi un bisogno di ampliare il discorso iniziato con il testo poetico e mi sono cimentata nella stesura del romanzo, lasciando libero spazio alla fantasia e alle emozioni, pur con la piena consapevolezza di toccare un tema complicato e complesso.


Nella tua opera c'è storia, sentimento e… tanto altro! Tra manoscritti antichi e strani incontri in stato di incoscienza (entrambi i personaggi principali finiscono in coma) si sviluppa una vicenda accattivante. È sempre difficile legare strutture narrative così diverse tra loro: c'è qualcuno (o qualcosa, magari un evento reale) che ti ha ispirato?

Come tante altre persone, sono rimasta emotivamente toccata dalle immagini del naufragio e da lì è partita tutta la storia che ha preso corpo e si è sviluppata tra le righe.  Ho sfiorato l'argomento dell'esperienza extra-corporea, materia oggetto di studio di scienziati, tuttavia ancora senza risposte precise su cosa avviene durante il coma.  Ho cercato di rappresentare il fenomeno dell'immigrazione sotto un'altra luce e nel rapporto che si crea tra le due famiglie, diverse  per provenienza, cultura e religione ma accomunate dal dolore per le figlie in gravi condizioni, nel mistero che avvolge l'antico manoscritto ritrovato, ho cercato di lanciare un messaggio fatto di umanità e speranza.


Ci elenchi in una manciata di righe tutto ciò che ti piacerebbe leggere in un romanzo?

Amo le narrazioni che prendono spunto da fatti reali e attraverso la fantasia  creano situazioni coinvolgenti e soprattutto lasciano qualcosa al lettore. Sono convinta che una bella  storia raccontata in un libro, non finisce con l'ultima pagina ma invita chi legge, a pensare e addirittura  ad immaginare un finale diverso...


Alla luce della risposta alla domanda precedente, perché – a tuo parere – un lettore dovrebbe scegliere il tuo romanzo?

La scelta dovrebbe cadere sul mio romanzo perché è coinvolgente ed emozionante e sollecita il lettore a porsi domande relative ad argomenti estremamente attuali.


"Un volo di farfalle"
Quali sono le maggiori gratificazioni che ti ha portato la tua avventura da scrittrice?

Oltre ai due premi ottenuti in importanti eventi letterari che sicuramente sono fonte di soddisfazione,  sono i commenti e agli apprezzamenti di chi ha letto libro che mi gratificano maggiormente.


Quali consigli ti sentiresti di rivolgere a chi ha intenzione di muovere i primi passi nel mondo della scrittura?

Sono una scrittrice esordiente e non ho la presunzione di elargire consigli. Credo che sia importante essere sé stessi  e poi lasciare spazio alla fantasia e alle emozioni. Scrivere è una passione dettata da una predisposizione naturale e deve essere soprattutto considerato un piacere personale. Spesso è con la semplicità e il riconoscimento dei propri limiti che si scrivono cose apprezzabili... 


Hai nuovi progetti in cantiere? Puoi parlarcene?

Ho ultimato da poco il mio secondo romanzo dal titolo “Tra i segreti di Villa Aurelia” che uscirà a metà gennaio con Edizioni Leucotea. 


Ti ringraziamo per essere stata con noi.
Tantissimi auguri per la tua carriera!

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